“Specchio delle mie brame” di Maura Gancitano edizioni Einaudi
Se intorno al 1830 il tedesco Justus Von Liebig non avesse trovato il modo di produrre specchi a buon prezzo ed anche molto “fedeli” nel riflettere la nostra immagine, forse tutto sarebbe stato diverso. Lo specchio o altri strumenti utilizzati per specchiarsi esistono praticamente da sempre, ma la loro qualità e diffusione a prezzi alla portata di tutti, è avvenuta in tempi più recenti, insieme alla “schiavitù” che ne è derivata.
Maura Gancitano è una filosofa che ha appena pubblicato questo libro che affronta il tema dell’immagine legata ai canoni di bellezza che oggi ci “governano”. Il tema è vastissimo e con implicazioni altrettanto vaste e profonde, ma narrato con originalità e senza pedanteria.
Dice l’autrice: “La bellezza oggi è qualcosa di ben preciso a cui adeguarsi: un certo modo di vestire, di mangiare, di parlare, di camminare. Non si tratta di una questione puramente estetica, ma di una tecnica politica di esercizio del potere. In altre parole, di una gabbia dorata in cui non ci rendiamo conto di essere rinchiusi.”
Naturalmente ci siamo anche noi donne over 65 davanti allo specchio, con la nostra perenne fatica di non soccombere alla frustrazione della cultura dell’ever young che ancora domina.
L’autrice racconta anche sé stessa nel libro, come testimonianza di una giovane donna cresciuta nella società dell’immagine che si pone anche l’obiettivo di “aiutare” le donne a liberarsi da questo condizionamento, per alcune troppo crudele.